Abbiamo ripetutamente parlato della differenza esistente tra diverse tipologie di inchiostri per le stampanti,
in realtà esistono 2 principali tipologie di inchiostri:
1) dye base e 2) pigmentato
entrambi presentati nello scorso articolo ma dei quali era dovuta per dovere di cronaca;
stilare una classifica con le principali caratteristiche e quelle che sono vantaggi e svantaggi di questi inchiostri.
Partendo dagli inchiostri dye base:
questi garantiscono una elevata qualità di immagine e dettaglio su carte fotografiche lucide,
mantenendo in questo modo colori vividi e luminosi;
se queste stampe vengono conservate in maniera accurata mantengono lucidità e brillantezza pe decenni, ma
hanno alcuni svantaggi sono fotosensibili e di conseguenza vulnerabili all’azione della luce, dei gas e dello smog
e sono idrorepellenti solo grazie all’utilizzo di particolari tipologie di carte.
Gli inchiostri pigmentati invece sono:
maggiormente resistenti all’acqua e su carta fotografica aumenta la loro idroresistenza
rendendoli in grado di resistere e durare più a lungo rispetto agli inchiostri dye base,
hanno però alcuni svantaggi:
la pellicola che si crea dall’inchiostro depositato in superficie riduce la luminosità della carta,
rendendo la stampa meno nitida ed aumentando di molto la possibilità che si ostruiscano gli ugelli
all’interno della testina di stampa per via della tendenza all’addensamento con conseguente ostruzione dei condotti.
In linea di massima queste sono le caratteristiche principali degli inchiostri utilizzati sulle moderne Stampanti Inkjet;
sia su stampanti di fascia bassa che per stampanti di fascia medio alta,
vedremo in seguito dettagliatamente i principali produttori quale tipologie di inchiostro hanno scelto per le loro stampe,
qualora l’argomento ti interessi puoi continuare a seguire i prossimi aggiornamenti del blog che non tarderanno ad arrivare
mentre nel frattempo se vuoi,
puoi inoltrarmi una domanda……
